Taranto: Le pagelle, Luigi Manzo rovina tutto

Ragno, perché D’Agostino in panchina? Ferrara e De Caro in crescita, Benvenga merita una maglia titolare

TARANTO
06.10.2019 23:43

Luigi Manzo - Foto Walter Nobile
SPOSITO - 6: Incolpevole sul gil subito. Per il resto si limita all'ordnaria amministrazione, mai impegnato dagli avanti rossoneri.

DE CARO - 6,5: Cresce di gara in gara. Alle doti tecniche aggiunge sano agonismo.

FERRARA - 7: Tra i migliori in campo. Non si risparmia mai, arriva sempre prima degli avversari. Crea anche apprensione alla retroguardia di casa.

S. MANZO - 6,5: Ennesima prestazione di sostanza e di grande intensità. Si sacrifica nel pressing alto, fino alla fine corre e insegue gli avversari.

L. MANZO - 4: Primo tempo impeccabile, personalità e senso della posizione. Non sapiamo cosa accade nel tunnel, ma nulla può giustificare un "rosso" a bocce ferme, cosi rovina tutto.

ALLEGRINI - sv: 15 minuti in campo poi la fitta al bicipite femorale ed è di nuovo out. Secondo infortunio in un mese. Rischia un lungo stop.

BENVENGA - 7: Ha tutto ciò che serve per meritare un posto da titolare fisso. Non sbaglia nulla, prima quinto a centrocampo poi difensore centrale, fa tanto e tutto con grande qualità.

MATUTE - 6,5: La sua partita è immensa, gioca con ardore e intelligenza tattica. Ha esperienza da vendere. Stanco e sfortunato nell'azione del gol dauno.

GENCHI - 6: Ha un paio di occasioni (una nel primo tempo, l'altra ad inizio ripresa) che potrebbe sfruttare meglio. È generoso quando c'è da soffrire.

FAVETTA - 5,5: Stavolta è evanescente. Ha le polveri bagnate e non punge. Pecca di egoismo in una circostanza.

GALDEAN - 6: Il suo ingresso da peso specifico al centrocampo, ma la squadra arretra.

CUCCURULLO - 6: Si batte con autorevolezza. Ha "gamba" e spesso crea superiorità numerica. Ruba un pallone ed innesca Genchi in avvio di secondo tempo.

MARINO - 5: Subentra e fatica ad allinearsi ai ritmi del match. Perde un duello in velocità in una circostanza nel frangente che poteva essere cruciale.

OGGIANO - 6: Piace il suo approccio alla gara che per lui inizia 15 minuti dopo. Finché c'è parità numerica conferisce alla manovra offensiva un altro passo. Nella ripresa fa un lavoro di straordinario sacrificio addirittura da terzino.

CROCE - 6: Ha il difficile compito di fare reparto in solitudine, non è la prima volta, ma non si tira indietro.

MASI - sv: gioca solo un minuto, quello in cui si prende gol, ma è solo casualità. 

RAGNO - 5,5: Confeziona un 3 5 2 più abbottonato con Benvenga al posto di Guaita infortunato. La squadra in avvio appare timida, con l'innesto di Oggiano diventa più intreprendente. Fa la scelta giusta con Matute in difesa quando perde tutti i centrali dietro. Non riesce a far comprendere ai suoi quanto sia importante evitare "rossi" facili. Mezza gara in 10, esattamente come a Casarano. D'Agostino resta in naftalina e non è facile farsene una ragione.

DI GIANNI SEBASTIO

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