Covid: ‘Liberate vaccini dal potere delle grandi multinazionali farmaceutiche’

L’appello della CGIL nella Giornata Mondiale della Salute

CRONACA
07.04.2021 13:05

Siamo convinti che la campagna vaccinale sia l’unica forma di salvezza di fronte a questa pandemia che oscura i diritti e ha consegnato all’Italia, alla provincia di Taranto, tristi primati di contagio, decessi, ritardi, e ora anche disoccupazione e crisi economica. Per tale ragione come CGIL abbiamo aderito convintamente alla campagna per liberare i vaccini dal mero profitto. Lo afferma la segreteria della CGIL di Taranto, con il segretario generale Paolo Peluso e i componenti Eva Santoro e Giovanni D’Arcangelo, che rilanciano, nella Giornata Mondiale della Salute che si celebra oggi, la necessità di un click day per fare in modo che la Commissione Europea esamini al più presto la petizione che chiede ai Governi nazionali l’impegno di liberare i vaccini dai brevetti. Occorrono 1 milione di firme, solo 180 mila in Italia, e la petizione si può sottoscrivere on line cliccando su https://noprofitonpandemic.eu/it/. La pandemia ha messo in evidenza anche un altro terribile limite collegato alle capacità di spesa degli Stati – affermano dalla CGIL di Taranto – creando una mappa a macchie di leopardo sull’esigibilità del vaccino e del diritto alla salute, tra paesi diversi, ma anche tra semplici cittadini del Nord e del Sud. Il vaccino dunque sia accessibile a tutti e in tutte le parti del mondo perché solo così riusciremo a battere il Coronavirus – affermano dalla segreteria nazionale della CGIL - che invita a firmare la petizione europea proposta insieme ad altre 94 organizzazioni italiane e centinaia di associazioni e sodalizi europei. O i brevetti o la vita è lo slogan scelto dal Comitato Italiano della Campagna Europea Diritto alla Cura, ed è pertanto necessario aumentare la produzione di sieri e per farlo è indispensabile sin da subito, almeno la sospensione della proprietà intellettuale ora detenuta dalle grandi multinazionali farmaceutiche. (Comunicato stampa)

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