Sergio Vessicchio si scusa, ma scatta il procedimento disciplinare

Dopo gli insulti sessisti all’assistente Annalisa Moccia, il giornalista è stato sospeso dall’Odg Campania

Calcio Varie
26.03.2019 11:18

 

Sergio Vessicchio

Per Sergio Vessicchio, il giornalista e telecronista di CanaleCinqueTv che ha inusitato pesantemente Annalisa Mocci, assistente arbitrale della sezione di Nola, è scattato il procedimento disciplinare dell'Ordine dei Giornalisti della Campania: "Il giornalista di Agropoli che ha deriso in diretta durante una partita di calcio una donna assistente dell'arbitro è stato sospeso dall'Ordine dei giornalisti della Campania per precedenti atti grazie all'ottimo lavoro del nostro Consiglio di disciplina", fa sapere il presidente dell'Odg Campania, Ottavio Lucarelli, aggiungendo che "ora su mio impulso scatta un ulteriore procedimento disciplinare per recidiva", conclude Lucarelli.

LE SCUSE "Mi rendo conto di avere usato degli attributi forti, per questo chiedo totalmente scusa, anche perché ritengo che le donne abbiano un'intelligenza straordinaria. Il mio attacco era alla Figc e non verso le donne. Chiedo scusa a loro ed ulteriormente ad Annalisa Moccia. La cosa è stata travisata e strumentalizzata a tutti i livelli". Vessicchio fa marcia indietro anche a Radio CRC: "Ho sbagliato, ho fatto una stupidaggine. Mi sono espresso male: non sono sessista, alle donne farei governare il mondo. Ero in diretta e non potevo subito riparare. Mi sono accorto dopo di aver detto una cavolata e ne pagherò le conseguenze. Le donne arbitro sono statisticamente meglio degli uomini, non volevo creare un pandemonio. Non sono razzista, sono per l'integrazione a 360 gradi. Ho attaccato il sistema e la Federazione m ma ho sbagliato i modi".

Nicchi: ''Agiremo a tutela della categoria''

"Rimango sconcertato per le inqualificabili e discriminatorie espressioni utilizzate dal giornalista Sergio Vessicchio, telecronista per una TV locale della partita Agropoli-Sant'Angelo, nei confronti della nostra associata Annalisa Moccia, solo perché donna". Così il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, è intervenuto sulla vicenda. "Ad Annalisa, ed a tutte le nostre associate, va la piena solidarietà mia e di tutto il movimento arbitrale italiano - aggiunge Nicchi - consapevole dell'importante apporto che quotidianamente danno alla nostra categoria. Ho segnalato l'episodio al Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, all'Autorità politica delegata ed alle forze di polizia. Contestualmente come AIA abbiamo conferito incarico ai legali per agire, in tutte le sedi ritenute opportune, a tutela dell'immagine delle associate donne e dell'intera categoria" ha concluso Nicchi.

Sibilia: ''Sono parole vergognose''

"Le parole pronunciate nei confronti di Annalisa Moccia da parte di un giornalista sono assolutamente vergognose. Mi auguro che l'ordine professionale prenda provvedimenti seri ed immediati nei suoi confronti. Sono proprio commenti come i suoi a fomentare la violenza fisica e verbale. Poi non dobbiamo stupirci se sui campi ne succedono di tutti i colori": così il presidente della Lega nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia sugli insulti sessisti rivolti all'assistente arbitrale Annalisa Moccia della sezione di Nola dal telecronista. "Desidero esprimere tutta la mia solidarietà ad Annalisa - prosegue Sibilia - Le donne arbitro e le assistenti sono una realtà importante nei nostri campionati e sono atlete che si preparano duramente. Sostenere ed incentivare la presenza delle donne in tutti gli ambiti del calcio è una battaglia di civiltà che la Lega Nazionale Dilettanti conduce con ferma convinzione".

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