Taranto: Giove attacca la squadra, ‘Non mi rappresenta’

Il presidente: ‘Le dimissioni? Un segnale, non un disimpegno. Sono convinto che possiamo ancora vincere questo campionato’

TARANTO
03.12.2019 08:34


Foto Walter Nobile

DIMISSIONI "Ho voluto prendere le distanze da una squadra che non mi rappresenta, che non rispecchia il mio carattere grintoso - spiega Massimo Giove, presidente del Taranto, a Il Nuovo Quotidiano -. Sono uno che non molla mai, che dà sempre tutto. A Fasano ho visto una suadra senza attributi, senza voglia di correre e lottare e questo non lo posso accettare. Di qui il motivo delle mie dimissioni. Nel primo tempo tanto possesso, ma nessun tiro in porta. Il Fasano è tecnicamente inferiore al Taranto, ma correva e battagliava su ogni pallone. Nell’intervallo sono andato negli spogliatoi per incoraggiare i ragazzi, spronarli a sbloccare la partita: hanno risposto con un secondo tempo senza personalità, sciogliendosi alla prima difficoltà. Non posso accettare di perdere 6 partite su 14, tutte con avversari inferiori. Posso aver commesso tanti errori, ma non posso pensare che questa squadra costruita per rullare il campionato perda sei gare con compagini di minor livello. Se nelle ultime due domeniche avessimo vinto, ora saremmo in vetta alla classifica, invece ci siamo smarriti. Non esiste".

SONO IO CHE COMANDO! "Tecnicamente mi sono dimesso dalla carica di presidente, ma resto il proprietario e non ho alcuna intenzione di disimpegnarmi. Sono ancora convinto che possiamo vincere questo campionato, ma solo invertendo la rotta e giocando da Taranto, cosa che finora si è vista raramente. Se pensate che nonostante sei sconfitte siamo a sei punti dalla vetta, non posso non credere nell’obiettivo. Anche rispetto a certe cose lette sui giornali, compreso il vostro, devo ribadire che onoriamo tutti gli impegni, a partire da quelli con i giocatori. Siamo una società seria e il progetto rimane solido. Poi, come sempre ho sostenuto, se arriva il De Laurentis di turno sarò il primo a farmi da parte".

MERCATO "Alcuni calciatori non sono in grado di indossare la maglia del Taranto, andranno via".

PANARELLI "Le responsabilità principali sono dei calciatori, loro vanno in campo. Con il curriculum e gli stipendi che hanno, non posso più accettare prestazioni come quella di domenica. Ora sono proprio stufo".

SGRONA "Dopo l’esonero di Ragno si era defilato. Inutile proseguire, lo ringraziamo comunque. Fino a fine stagione non arriverà un altro diesse".

TIFOSI STANCHI "Hanno ragione, non posso dargli torto. Domenica mi hanno riempito di insulti, ma ci sta, è comprensibile, sono io il primo responsabile e sono il primo a condividere il loro stato d’animo".

MONTELLA "Sarà il punto di riferimento per tutto, ma da proprietario ogni decisione parte sempre dal sottoscritto".

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