Taranto: Parte il progetto ‘Fritti alla meta’ per smaltire gli oli usati

CRONACA
22.11.2022 23:30

Il Natale più lungo d’Europa è a Taranto e inizia il 22 novembre con la giornata di Santa Cecilia. Momento in cui le famiglie si riuniscono e si celebra la Santa protettrice dei musicisti, gustando le tradizionali pettole. Aumentano dunque il consumo di olio utilizzato per la cottura dei tipici dolci e la necessità di sensibilizzare sul corretto smaltimento. Purtroppo, ancora in tanti, conferiscono in modo non corretto gli scarti. Ed è arrivato il momento di cambiare musica, partendo dai bambini, veri ambasciatori della tutela dell’ambiente. Proprio per questa ricorrenza amministrazione Melucci e Kyma Ambiente, in collaborazione con Eni, hanno presentato il progetto «Fritti alla meta», unico nel suo genere, per la raccolta nelle scuole tarantine degli olii vegetali esausti di natura domestica.

Il progetto è stato illustrato nell’istituto comprensivo “Martellotta” di Taranto dagli assessori alla Pubblica Istruzione e all’Ambiente, rispettivamente Maria Luppino e Laura Di Santo, dal consigliere delegato alle Società Partecipate Lucio Lonoce e dal presidente di Kyma Ambiente Giampiero Mancarelli. Presenti il dirigente scolastico Gianni Tartaglia e in rappresentanza di Eni gli ingegneri Michelangelo di Luozzo, Patrizia Boschetti ed Emanuele Memmola.

L’iniziativa prevede l’installazione nelle scuole coinvolte di contenitori per la raccolta degli olii vegetali di cucina usati. Si parte con gli istituti comprensivi “Frascolla”, “Galileo Galilei”, “Martellotta”, “Renato Moro”, “Sciascia”, “Vico-De Carolis” e “Volta”, successivamente il progetto si amplierà ad altre strutture. Alunni, famiglie e personale scolastico potranno conferire l’olio utilizzato in casa per le attività di preparazione e conservazione dei cibi e, a fine anno, l’istituto più virtuoso riceverà un premio consistente in un’esperienza laboratoriale coinvolgente e formativa.

Il tutto avverrà secondo criteri di massima sicurezza: gli utenti potranno inserire all’interno del raccoglitore bottiglie di plastica (non di vetro) chiuse contenenti l’olio vegetale usato. Il dispositivo, messo a disposizione da Eni quale suo contributo nella collaborazione, si chiama «C-Box Free» ed è dotato di un sistema innovativo che monitora la quantità di olio conferito. Gli operatori di Kyma Ambiente, controllando in maniera telematica, provvederanno a svuotare i macchinari e ad avviare quanto raccolto verso la filiera di rigenerazione e valorizzazione secondo i più opportuni modelli di economia circolare. Uno degli obiettivi del progetto è contrastare le cattive abitudini di smaltimento: lo sversamento di olio esausto vegetale nei lavandini, nei wc o nei tombini, è causa grave di inquinamento per il suolo e per le acque. Grazie alla raccolta differenziata, invece, l’olio usato viene rigenerato e riutilizzato.

«Partiamo dai bambini per una corretta educazione ambientale – ha commentato l’assessore Di Santo – un contributo importante a quella nuova coscienza civica a cui sta puntando l’amministrazione Melucci».

«Le scuole giocano un ruolo fondamentale in questo progetto – ha aggiunto l’assessore Luppino – e i nostri ragazzi riporteranno a casa questi gesti semplici ma di estrema importanza, come il conferimento corretto dell’olio usato».

«Tutte le parti coinvolte – le parole di Lonoce – hanno operato in sinergia per questo progetto che senza dubbio porterà a risultati importanti».

Il presidente Mancarelli ha chiuso il giro delle dichiarazioni. «Siamo sicuri che i bambini saranno entusiasti e parteciperanno in maniera attiva – ha detto – puntiamo su di loro per aumentare la coscienza civica e capire che il rifiuto è una vera e propria risorsa. Un ringraziamento particolare agli assessori Luppino e Di Santo e al consigliere Lonoce per aver lavorato intensamente al progetto».

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