Ctp: Approvato bilancio 2019, si chiude con perdita di oltre 2 milioni

Azienda: ‘Segno meno non è assolutamente riconducibile a gestione finanziaria poco efficace o scarsamente incisiva’

CRONACA
Iv.
26.06.2020 11:42


L’assemblea dei soci della CTP S.p.A., in data 25.06.2020, ha approvato il bilancio di Eserciziodell’anno 2019, che si chiude con una perdita di 2.839.801,00 di euro. In realtà, il segno meno non è assolutamente riconducibile ad una gestione finanziaria poco efficace o scarsamente incisiva. È vero, invece, l’esatto contrario. L’Amministratore Unico di CTP S.p.A., Egidio Albanese, nella relazione illustrata nel corso dell’assemblea societaria, ha spiegato che si arriva a questo risultato proprio applicando virtuosi principi di buona amministrazione. È stata fatta, rispetto al passato, una sorta di pulizia dei conti aziendali non riportando più dei crediti di non sicura esigibilità per le casse dell’Azienda. In buona sostanza, l’amministratore unico ha agito in questo modo in via prudenziale per definire così un bilancio finanziario attendibile, veritiero e coerente da cui partire per il futuro. Il Collegio Sindacale Unitamente al Revisore Legale dei Conti, nelle rispettive relazioni di propria pertinenza, non hanno evidenziato alcun rilievo dando una valutazione positiva del progetto di bilancio. L’avvocato Albanese spiega: «Lo scorso 19 marzo, il Tar di Bari ha respinto un ricorso del CTPpresentato nel 2015 (per gli anni 2008-2012) e in cui la nostra azienda aveva denunciato il fatto che la Regione Puglia non avesse girato alle aziende di trasporto pubblico locale delle risorse finanziarie ministeriali destinate al settore TPL (Trasporto pubblico locale)». Per i giudici amministrativi, però, le Regioni possono ripartire le risorse statali destinate al TPL senza alcun vincolo specifico di destinazione in favore dei servizi di trasporto su gomma (il riferimento è proprio ai collegamenti garantiti dai pullman). Inoltre, la Regione Puglia ha trattenuto le risorse aggiuntive anche per gli anni intercorsi dal 2013 al 2018, per i quali il CTP ha già diffidato l’Amministrazione regionale per ottenere il riconoscimento degli importi statali a titolo di rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl). Per queste ragioni, l’Amministratore Unico della CTP S.p.A. ha già inoltrato ricorso in Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar di Bari e si è rivolto al Tribunale amministrativo regionale, invece, per il riconoscimento degli anni che vanno dal 2013 al 2018.

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