Ex Ilva: Calenda risponde a Blunote, ‘Ecco perché Mittal preferito a Jindal’

CRONACA
19.11.2019 15:27

Carlo Calenda, ex ministro dello sviluppo economico nei Governi Renzi e Gentiloni
Nel passato di ArcelorMittal c’è un caso molto simile a quello di Taranto. Un precedente emblematico viene ricostruito dagli avvocati dei commissari Giorgio De Nova, Enrico Castellani e Marco Annoni nel ricorso presentato al Tribunale civile di Milano. Un durissimo atto di accusa nei confronti della multinazionale dell’acciaio, che sta cercando di perseguire l’“illegittimo intento” di sciogliere il contratto d’affitto. Nel ricorso presentato dai commissari straordinari viene ricostruito il caso del centro siderurgico di Hunedoara, in Romania, dove, negli anni '90, ventimila persone (su novantamila abitanti) lavoravano all'Ispat Siderurgica: ora sono 700 i lavoratori della centrale. "L’acquisto del centro avvenuto nel 2003 nell’ambito delle privatizzazioni del Paese, per il suo perfezionamento comportò all'inizio un drastico ridimensionamento del personale e la dismissione di ampia parte del complesso industriale", scrivono sul ricorso i commissari. Alla luce di quanto accaduto in Romania, Blunote ha chiesto all'ex ministro Carlo Calenda se si fosse tenuto conto di questi precedenti in fase di assegnazione e cosa avesse in meno Jindal, concorrente di Mittal nella corsa all'ex Ilva. La risposta di Calenda non si è fatta attendere ed è arrivata tramite Twitter, anche se sullo stabilimento rumeno non si fa accenno: "Era grande un sesto (rispetto a Mittal, ndr), offriva il 30% in meno, aveva una struttura finanziaria più fragile etc... PS Dicasi gara quel procedimento competitivo dove le parti conoscendo prima i criteri di aggiudicazione fanno la loro offerta e vengono valutati sulla base dei criteri di cui sopra".

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