Musica, arte e caffè: Uno sguardo alla consolle di Viani/Valente

CRONACA
Francesco Caroli
20.05.2017 19:01

EDX, il DeejayTime e Cristian Marchi sono solo alcuni degli artisti con cui il duo elettronico Viani/Valente ha condiviso palco e consolle, suonando negli ambienti e nei club più influenti e di successo di tutta la Puglia. Traguardi importanti per i due DJ Antonio Viani e Christian Valente, entrambi ventunenni e tarantini doc, ormai avviati ad una carriera musicale ricca di successi. In esclusiva per Blunote e per la rubrica “Musica, arte e caffè”, l’intervista a due promesse dell’elettronica nazionale.

Bene ragazzi, iniziamo parlando di voi. Date una definizione al genere che suonate, fate una panoramica sulle vostre influenze e su come si vi siete trovati insieme: raccontatevi.

Christian: “Ci siamo trovati insieme per casualità, non è stata una cosa programmata. Il nostro filone musicale spazia fra la commerciale e l’elettronica, prevalentemente EDM (ElectronicDance Music, ndr). Abbiamo iniziato sei anni fa, intorno ai sedici anni, e ci siamo trovati subito d’accordo. Influenze musicali? Ascoltavo un sacco di trance, come Paul Van Dyk, Tiesto o SanderVan Doorn. Una cosa che ci accomuna sin da bambini è probabilmente Italo Dance. La verità è che non abbiamo artisti a cui ci rifacciamo musicalmente, cerchiamo di essere noi stessi in ogni cosa.”

Antonio: “Quando abbiamo iniziato era il 2012. L’EDM era nel boom dei primi anni nel resto del mondo, ma in Italia non era uno di quei generi facilmente proponibili al pubblico. Nonostante tuttoabbiamo iniziato a inserire questo genere nei nostri djset alle serate del giovedì tra Oblò e Matinée. È qui che ci trovammo a suonare insieme, per scelta dell’organizzatore della cabina DJ. Ai tempi non c’era la moda del duo, era una cosa molto innovativa, ma ci trovammo subito bene per gusti musicali e feeling.Nonostante questo, siamo due persone completamente diverse. Christian è quello più pacato, io sono un po’ più pagliaccio.”

È lampante, già dalla vostra pagina Facebook, la vicinanza ad ambienti di spessore come Gallipoli. Come vi siete trovati tra i “grandi”?

Christian: “Siamo stati inseriti l’anno scorso in un progetto, il PopFest, che è un festival di caratura europea che ospita molti artisti internazionali. Comprende il Praja, le Cave e l’anno scorso anche Parco Gondar. Abbiamo fatto quest’esperienza ed è stata fantastica e quest’anno ci hanno confermato. Per ora stannochiudendo il quadro ospiti, ci saranno artisti del calibro diDeadmau5, Marshmello e tanti altri.”

Antonio: “Abbiamo avuto occasione, l’anno scorso, di conoscere artisti come EDX e Cristian Marchi coi quali abbiamo avuto l’onore di dividere la consolle al Praja, o di vedere all’operaSebastian Ingrosso (Swedish House Mafia, ndr) che è uno dei pionieri dell’elettronica. In più abbiamo avuto la fortuna di lavorare con dj resident del PopFest, Silvio Carrano, che è un dj tarantino, uno dei migliori della scena italiana, ed è stato un punto di riferimento per noi. Conoscere e collaborare con un artista del genere, con tanti anni di esperienza sulle spalle, fa davvero tanto.”

Riallacciandoci al discorso Social Network, la vostra pagina Facebook conta più di dodicimila fan che, per dei ragazzi di vent’anni, dev’essere un’iniezione di fiducia. Come vedete questo grosso seguito?

Christian: “Abbiamo una fan base importante, è vero. C’è gente che ci segue sia a Taranto che nei vari posti dove siamo andati, una buona nicchia soprattutto in Puglia. Suonare in un festival come il PopFest ti dà una visibilità impressionante, perché viene gente da tutta Italia e dall’estero. È stata una grande opportunità per noi, uno dei nostri obbiettivi principali. Ora bisogna impegnarsi alla grande.”

Spesso, in giro, è facile sentir dire che il DJ non crea musica: preme un tasto e ha finito il suo lavoro. Quanto è davvero difficile fare il DJ?

Antonio: “Quella del DJ è una figura controversa. Ci sono tanti fattori che ti rendono apprezzabile al pubblico, che comunque durante la serata ti guarda e segue quello che fai. Originariamente, il DJ è “quello che mette i dischi”, ma non è detto che la musica che piace a te è quella che piace al pubblico. Bisogna trovare il giusto compromesso, e non è una cosa facile. Per non parlare del mixaggio che c’è dietro oggigiorno, che resta sempre un lavoraccio.”

Viani/Valente all'opera durante una serata al Cromie

Al giorno d’oggi è innegabile un connubio sempre più crescente tra discoteca e droga. Le discoteche, spesso, sono quasi fatte ad hoc perché la droga ti giri bene, tra luci intermittenti, effetti grafici e sonorità particolari. Come vi rapportate all’argomento?

Antonio: “Sono dell’idea che l’uso della droga faccia perdere la forma artistica della musica. Non posso dire che la droga non deve esistere. Parliamo di Woodstock, di tantissime band e artisti di quegli anni, come i Pink Floyd o Jimi Hendrix, che - è innegabile - sono riusciti a scrivere la storia della musica. Noi però non sentiamo il bisogno di seguire quella strada. Chiaro che non mi sento di criminalizzare l’ascoltatore che preferisce alterarsi durante l’ascolto, la scelta è la sua. Sarebbe però bello avere un pubblico lucido e capace di comprendere appieno ciò che la tua musica vuole comunicare.“

Christian: “Come artisti chiaramente cerchiamo di dare il nostro contributo, spiegando che è una dinamica sbagliata dover essere per forza alterati per ascoltare un determinato tipo di musica. Poi ognuno è libero di fare ciò che vuole, fin quando non fa male a nessuno oltre sé stesso. Ma parliamoci chiaro, stiamo discutendo di droga, che comunque condanniamo, eppure tante volte è l’alcool ad ammazzare la gente ma su quello nessuno alza un dito.”

Chiudiamo facendo luce sui vostri progetti futuri. Mi avete anticipato l’uscita della vostra prima traccia ufficiale, ma penso abbiate anche altro in riserbo. Cosa dobbiamo aspettarci nel breve periodo?

Christian: “Per adesso stiamo portando avanti un progetto, un radio show che esce mensilmente su Itunes, dove pubblichiamo sia musica che piace a noi, sia artisti che ci mandando demo e che ci piace supportare. Abbiamo avuto un grossissimo successo, quasi un migliaio di ascolti solo sulla diretta Facebook e vari retweet di artisti che abbiamo passato. Come accennato, stiamo producendo la nostra prima traccia ufficiale. Avrà delle sonorità moderne: sarà un compromesso tra EDM ed House, una cosa che ci piace parecchio e che sta funzionando molto nei club e tra il pubblico. Abbiamo aspettato di pubblicare una traccia ufficiale perché siamo dell’idea che è inutile fare tante cose che non portano a niente. Siamo arrivati ad un sound che ci rispecchi davvero e adesso siamo pronti per farvelo ascoltare!”.

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