Amarcord: Giovannone, 'Chissà dove saremmo arrivati con Iacovone'

TARANTO
Alessio Petralla
26.02.2017 13:06

Era un altro calcio quando Sergio Giovannone (al Taranto dalla stagione 1975-76 a quella 1978-79) calcava l’erba dello “Iacovone”. Erano gli anni in cui gli ionici andarono vicini alla promozione in serie A come ricorda proprio l’ex fortissimo terzino, a Blunote: “Per me, quelli vissuti a Taranto, sono stati quattro anni meravigliosi. Ottenemmo, anche, ottimi risultati da un punto di vista calcistico. Mi integrai benissimo con i tifosi: fu un’avventura spettacolare”.
 
LA CITTA’: “Taranto è una città meravigliosa con un mare splendido. Con la gente mi trovavo benissimo. Da un punto di vista professionale stetti ottimamente”.
RICORDI: “Ricordo il funambolico presidente Fico: era un personaggio folcloristico ma legatissimo al Taranto. Purtroppo vissi la tragedia della morte di Erasmo Iacovone: è un ricordo negativamente indelebile. Con lui avremmo potuto fare, ancora, meglio. Non posso scordare tutti i miei compagni: Selvaggi, Gori, il capitano. Eravamo un bel gruppo: era questo il segreto dei nostri risultati”.
TIFOSERIA: “Come scordarsi lo stadio Salinella con i tifosi che sbattevano i piedi sulle gradinate in legno facendo un gran baccano”.
IL NUOVO CALCIO: “Sul cambiamento del calcio ci sono da fare due considerazioni: oggi il gioco è più veloce rispetto a quando giocavo, ma i calciatori sono calati moltissimo qualitativamente. Prima, invece, il gioco era più parsimonioso, lento ma tecnicamente più alto”.
SFIDE MEMORABILI: “Ricordo, particolarmente, un derby con il Bari: vincemmo 2-1 e fu una partita memorabile, una gara eccezionale sancita, appunto, da un gran risultato casalingo. Altre sfide indelebili furono quelle giocate alla pari con la Juventus e l’Inter”.
IL TARANTO: “E’ una piazza che vale minimo una buona serie B, sia come bacino d’utenza che come tifoseria. Considerando, però, che Carpi, Crotone e Chievo abbiano calcato la massima serie ritengo che anche la città ionica ci starebbe benissimo. Servono presidenti facoltosi, organizzazione e un settore giovanile di spessore: è da li che escono i talenti”.
 
Nella foto, le magliedeltaranto.it, Sergio Giovannone (terzo in piedi da sinistra)
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