Massafra: Rubino, ‘Basta 1a Categoria, vogliamo giocare in Promozione’

Il presidente annuncia la volontà di presentare domanda ripescaggio, ma anche a valutare la cessione del club’

1a Categoria
Iv.
27.05.2020 00:06

Fernando Rubino, presidente del Massafra

Il campionato di Prima Categoria è stato ufficialmente dichiarato concluso e a tracciarne un bilancio generale è il numero uno del Massafra, Fernando Rubino: “Avremmo potuto fare qualcosa in più visto che non eravamo partiti per ottenere un quarto posto, ma lottare per le prime due posizioni. Ci accontentiamo”.

PERIODO: “Grazie al lockdown mi sono rilassato perché quello prima dell’epidemia è stato un periodo stressante: la squadra non portava i risultati sperati e dal mio lavoro ricevevo poche soddisfazioni".

CAMPIONATO "Tutto si può dire, tranne che fosse una Prima Categoria. Si è visto un bel calcio grazie a tante squadre attrezzate come Noci, Alberobello, Ceglie, Talsano e Locorotondo, oltre al nostro Massafra. Diciamo che assomigliava più a una Promozione. Un allenatore esperto come Pettinicchio una volta disse che non si aspettava un campionato così avvincente rimanendone stupito”.

CLASSIFICA: “Il Locorotondo sarà promosso, le altre spereranno in un eventuale ripescaggio. Anche noi ci proveremo, ma di sicuro dalla prossima stagione si assisterà ad un calcio diverso”.

RIPESCAGGIO: “Non appena si presenterà l’occasione faremo domanda per giocare in Promozione, siamo stanchi della Prima Categoria. Negli giorni scorsi abbiamo tenuto una riunione societaria per guardarci in faccia e analizzare le pecchie: siamo già a lavoro per colmarle perché con una buona organizzazione si possono trovare validissimi calciatori che non remano contro. Ci tengo a sottolineare che abbiamo pagato ogni rimborso e che siamo pronti a inserire nuove figure per la gestione del marketing. Non si può fare calcio contando soltanto sulla forza di due, tre persone. Dobbiamo vendere un prodotto, in questo caso il Massafra, creando un brand: ho già preso contatti con un’agenzia”.

RUBINO: “Nel mio futuro c'è il Massafra, ma se qualcuno fosse interessato al club se ne parlerebbe parlare. La squadra è della città e non mia. La tribuna piena è una gratificazione, vuol dire che c’è voglia di calcio. L’attaccamento ai propri colori significa amare le aziende del territorio e il proprio centro storico. Si fa sport anche per questi motivi”.

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