Taranto: Miale, ‘Non possiamo sbagliare la partenza...’

TARANTO
Vito Galasso
13.09.2018 21:03

Attese, incognite, paure. La nuova stagione per il Taranto bussa alla porta e irrompe come una furia. Spetta al capitano Claudio Miale il compito di presentare le insidie di un nuovo torneo che non ammette errori di qualsiasi portata. Sarà fondamentale accantonare le proprie origini gloriose. “Credo che ogni campionato abbia la sua importanza e sono convinto che ci arriveremo con l’atteggiamento giusto. La prima partita sarà un’incognita dal punto di vista psico-fisico, ma non dovremo sbagliare soprattutto l’approccio mentale. Partire bene è più un fattore legato all’aspetto psicologico piuttosto che a quello della classifica. Lavoriamo da sessanta giorni e la condizione non mi spaventa. Dobbiamo mettere da parte il blasone e far capire ai tifosi che ci teniamo attraverso le prestazioni e i risultati. Le alte aspettative dei nostri sostenitori dimostrano che abbiamo del potenziale e noi siamo obbligati a esprimerlo”.
Il cambio della guida tecnica non ha procurato particolari scossoni. “Quando c’è un cambio di allenatore, in percentuale le colpe sono anche dei calciatori – spiega Miale -. È normale che dopo appena due settimane dall’insediamento di Panarelli sia un po’ difficile assimilare concetti e principi nuovi, tocca a noi giocatori assorbirli con una buona predisposizione. È, altresì, chiaro che serva anche del tempo fisiologico affinché ciò avvenga. Lui è una persona e un tecnico diverso rispetto al predecessore, ma personalmente non ho pregiudizi nei confronti di nessuno. Metterò a disposizione come sempre la cultura del lavoro, lo spirito di sacrificio e la professionalità. L’atteggiamento è positivo, il clima è sereno, la tensione è giusta: tutte queste componenti ci aiuteranno a fare bene. Inoltre, tutti noi per raggiungere l'obiettivo comune dobbiamo privilegiare il risultato della squadra al proprio ego. Il rinvio del campionato ci ha permesso di lavorare un paio di settimane in più”.
Guai, però, a consegnargli i galloni di uomo collante tra squadra e società: “Faccio il mio. Sono un difensore e il capitano. Ci sono tanti giocatori esperti che sanno trasmettere tranquillità. Noi dobbiamo dare l’esempio ai più giovani, imponendoci con i fatti. I ragazzi, invece, hanno importanti qualità tecniche e tattiche, si applicano e sono educati. La loro età li mette nella condizione di poter sbagliare. La concorrenza non è un problema, anzi, aiuta a fare bene quando è sana”.
Il calendario propone immediatamente la sfida con la matricola Bitonto. “La conosce bene – dichiara Miale -. Ha vinto il campionato di Eccellenza, è ben strutturata e ha effettuato due-tre acquisti di categoria. Abbiamo massimo rispetto per l’avversario, ma non abbiamo timore. Dobbiamo ottenere il massimo risultato con tutte le nostre forze, con umiltà e organizzazione, ma senza superficialità, in modo da non recriminare nulla”.

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