Grottaglie: Galeone, ‘La Prima Categoria ci sta un po’ stretta’

1a Categoria
03.01.2018 22:54

Piero Galeone, team manager del Grottaglie

- Piero Galeone, quanto è stato faticoso mettere su un’organizzazione come quella dell’Ars et Labor?

“Innanzitutto, c'è da dire che abbiamo le persone giuste al posto giusto. Tutte figure serie e affidabili che hanno sposato questo progetto che, logicamente, porteremo a termine. È stato difficile perché inizialmente bisognava trovare la giusta combinazione per poter subentrare, senza grossi attriti, alla vecchia gestione o proprietà. Gli incontri sono stati molteplici proprio perché ci fosse il massimo della chiarezza evitando che andasse tutto a monte. Una volta chiarite le posizioni ci siamo immersi nella realizzazione del progetto sapendo di dover partire da un’organizzazione di base solida. A onor del vero, il nostro lavoro è iniziato molto tempo prima pur non avendo la certezza che le cose andassero nel verso giusto. In questo modo siamo riusciti ad anticipare i tempi e farci trovare pronti nel momento in cui c’è stata la fumata bianca”.

- Di chi è il merito di tutto questo?

“Naturalmente del patron Carmelo La Volpe lanciatosi con decisione in questa avventura. Per lui fare calcio a Grottaglie è sempre stato un obiettivo ed è entusiasta. Ricordo che quando mi parlò dell’opportunità di fare calcio a Grottaglie la mia risposi senza alcun dubbio e positivamente. L’esperienza acquisita in tanti anni di calcio tra Eccellenza, Promozione e Prima Categoria in quel di Carosino e San Giorgio ci dava certezze e con il nostro modus operandi saremmo riusciti a fare bene anche in una piazza importante come Grottaglie. Spinto anche dal mio parere e quello degli altri, il patron si è messo in azione e oggi siamo qui per portare il più in alto possibile il nome dell’Ars et Labor Grottaglie. Quindi un grazie a lettere cubitali per Carmelo La Volpe”.

- Così come è strutturata la società a quale categoria è possibile paragonarla?

“Non vorrei sembrare presuntuoso e non intendo fare paragoni con altre categorie, però considerando la professionalità di chi opera in questa società posso gonfiare il petto e asserire che non siamo di Prima Categoria. Siamo al completo, abbiamo uno staff di prim’ordine con tutti i ruoli ricoperti da persone competenti: direttore generale, sportivo, team manager, segretario, magazzinieri, massaggiatore. Nel nostro organigramma compaiono figure che in altre società non sono previste o addirittura snobbate: un responsabile del settore giovanile con i dirigenti delle varie squadre, il preparatore atletico e un ufficio stampa. Un organizzazione completa che mi inorgoglisce e che ci pone qualche gradino sopra gli altri”.

- Nell’ambito del marketing e degli sponsor quali progressi sono stati fatti?

“Questa, al momento, è la nota dolente: in città c'è una sorta di diffidenza, ma con il nostro lavoro, la nostra caparbietà e con il nostro saper fare stiamo cercando di riportare le cose in piano, Grottaglie è una città che cerca serenità in ambito calcistico. Per ora fatichiamo, ma sono sicuro che gli sponsor torneranno ad avvicinarsi proprio come i tifosi che, tornati allo stadio, rappresentano la marcia in più del nostro progetto. A loro, a noi e a Carmelo La Volpe auguro un 2018 ricco di successi sportivi”.

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