Calcio e criptovalute, quali sono le prossime mosse?

Calcio Varie
27.11.2022 01:11

Sono trascorsi quasi 15 anni dal lancio sul mercato della prima, innovativa criptomoneta della storia: Bitcoin. Da allora ne sono state create molte di più, e tante ancora ne stanno nascendo proprio in questo momento. Si stima che al mondo ne esistano più di 17 mila diverse, e il loro utilizzo si sta diffondendo sempre in più settori, sostituendo o implementando i metodi di pagamento classico.

Alcune aziende hanno già iniziato da tempo ad accettare pagamenti in criptomonete. Possiamo quindi fare acquisti online, comprare un’auto o affittare casa pagando in monete virtuali. E ovviamente tutto il mondo della borsa e della finanza impazza nella compravendita di cryptocurrency. Ma non solo, oltre agli exchange crypto, crescono sempre più anche i casinò che accettano bitcoin, come riporta il sito bestcriptocasino.com.

C’è addirittura chi sostiene possa diventare l’unica moneta utilizzata nel prossimo futuro. Già alcuni stati nel mondo hanno iniziato a riconoscerla come metodo di pagamento nazionale. Ad es. Il Bitcoin è usato in El Salvador, il Petro è la moneta virtuale utilizzata in Venezuela, l’ECFA è la valuta nazionale del Senegal e l’e-Dinar in Tunisia.

Ma il valore delle crypto è molto volatile. Nel novembre del 2021, il prezzo di un singolo Bitcoin è arrivato a superare i 68000 dollari, per poi calare a picco ed assestarsi intorno ai 20mila dollari. Lo stesso calo dei prezzi è avvenuto per tutte le altre monete virtuali, che hanno seguito lo stesso trend al ribasso, e con esse tutti gli investimenti annessi. Un caso eclatante è successo all’Inter e al suo contratto di sponsorizzazione, ma andiamo con ordine.

Calcio e Crypto

La squadra milanese, e con lei la capitolina AS Roma, hanno in comune lo stesso sponsor. Si tratta dell’azienda, fondata dal canadese Al Burgio nel 2017, che propone di rivoluzionare in chiave crypto il mondo del commercio introducendo Token come fossero bollini dei punti fedeltà del supermercato. La avrete vista capeggiare sulle maglie di Džeko e Zaniolo, stiamo parlando di digitalbits. 

Non solo Inter e Roma, ma anche altre squadre come Lazio e Udinese hanno scelto i servizi legati alle criptovalute come main sponsor. Binance, la piattaforma di scambio dedicata, è infatti lo sponsor della Lazio per la stagione in corso, e l’Udinese ha utilizzato il meme-coin Kibainu. Nel 2019 la Juventus ha avviato un’iniziativa con la piattaforma Socios.com per vendere ai tifosi dei Token con i quali potevano votare su questioni societarie e acquistare prodotti di merchandising. 

All’estero ci sono già società che, oltre ad adottare criptomonete come sponsor, hanno deciso di farsi pagare in monete virtuali. È il caso del Tottenham e del Leicester. Ma il binomio Crypto/Sport non si ferma al calcio. In America sono da tempo stati firmati contratti milionari con la National Basketball Association, ad esempio, o con la Major League di Baseball. Ma anche con singoli giocatori, come Kevin Durant. Crypto.com è il nome dello stadio di Los Angeles.

Trend in calo?

Come abbiamo accennato in precedenza, il valore delle crypto è sceso vertiginosamente negli ultimi mesi, portando proprio Digitalbits a perdere il 96% del proprio valore. Questo sembra aver creato alcuni problemi con il contratto di sponsorizzazione dell’Inter, che non ha ricevuto parte dei proventi stabiliti da parte dell’azienda. La reazione della squadra capitolina è stata quella di rimuovere il marchio dalle maglie della Primavera e della squadra femminile, in attesa di risolvere la diatriba.

In casa Roma invece non si segnalano problemi. Digitalbits rimane stabilmente nel kit di gioco e sul sito ufficiale del club. La partnership con i giallorossi vale ben 36 milioni di euro come main sponsor, quella con i neroazzurri 85 milioni in quattro anni, e la Lazio ha ricevuto 30 milioni da Binance.

Secondo Gianluca Comandini, professore presso l’Università Marconi, le società inizieranno ad acquistare giocatori e a pagare gli stipendi attraverso le criptomonete. E ciò avverrà molto presto, quattro o cinque anni al massimo secondo il prof. Insomma, scenari davvero interessanti e tutt’altro che in calo. Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo: le crypto sono volatili. Che sia un momento negativo passeggero in attesa di una successiva esplosione? Staremo a vedere.

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