Cessione del quinto dello stipendio: che cos'è e chi può farne richiesta

Cultura, musica e spettacolo
24.06.2022 00:00

Chi ha bisogno un prestito per sostenere spese impreviste oppure per soddisfare qualche piccolo desiderio, può scegliere tra numerose le opzioni che vanno dal prestito personale a quello finalizzato, fino al quinto dello stipendio.

I prestiti vengono concessi esclusivamente a chi soddisfa particolari requisiti, i quali variano a seconda della tipologia scelta; per fare un esempio, per ottenere un prestito personale è necessario dimostrare di avere un reddito stabile, mentre la cessione del quinto è dedicata esclusivamente ai lavoratori dipendenti, sia pubblici sia privati, e ai pensionati. Questo limite deriva dal fatto che le rate vengono calcolate a partire dal valore della busta paga oppure, nel caso dei pensionati, di quello della pensione; chi volesse scoprire a quanto potrebbero ammontare le rate di questo tipo di prestito, non dovrebbe fare altro che compilare un breve form e richiedere un preventivo online per la cessione del quinto.

  1. Che cos'è la cessione del quinto

Quando si parla di "cessione del quinto" o di "quinto dello stipendio o della pensione", si fa riferimento a un particolare tipo di finanziamento non finalizzato, regolamentato dalla legge 180/50 e modifiche successive.

Come abbiamo anticipato nell'introduzione, la cessione del quinto può essere richiesta dai lavoratori dipendenti e dai pensionati, ma non dai lavoratori autonomi; se vi state chiedendo perché, ecco la risposta: le rate, le quali, come si evince dal nome, non possono essere superiori a un quinto dello stipendio, vengono pagate tramite trattenuta diretta sulla busta paga o sul cedolino della pensione. Chi richiede il prestito non dovrà dunque ricordarsi ogni mese di pagare le rate stabilite in sede contrattuale. Tale compito spetterà al datore di lavoro oppure, nel caso dei pensionati, all'INPS.

Il numero massimo di rate è fissato per la cessione del quinto è pari a 120; questo significa che si potrà scegliere di restituire il prestito comodamente e senza fretta nell'arco di 10 anni.

  1. Questo tipo di prestito può essere negato?

Come qualsiasi altro prestito, anche il quinto dello stipendio può venire negato dalla finanziaria in seguito al rilevamento di alcuni elementi sfavorevoli; tra questi rientra ad esempio la mancata sottoscrizione di un'assicurazione che garantisca la possibilità di rimborso anche nel caso in cui il richiedente rimanesse disoccupato. Un altro motivo che potrebbe causare il rifiuto del prestito è da ricercarsi nella solidità e nella serietà dell'azienda per la quale si lavora; laddove questa ottenesse una valutazione negativa, il dipendente vedrebbe sfumare la possibilità di ottenere la cessione del quinto.

Anche nel caso in cui, scalato il valore della rata dallo stipendio mensile, questo risutasse inferiore ai 500 euro, il prestito potrebbe essere rifiutato.

  1. Cessione del quinto, ecco cosa dice la legge 

La legge numero 180 del 5 gennaio 1950, aggiornata con modifiche successive, regolamenta la cessione del quinto dello stipendio per i lavoratori dipendenti sia del comparto pubblico sia di quello privato, nonché per i pensionati.

L'articolo 52, aggiornato nel 2006, stabilisce che i dipendenti con contratto a tempo indeterminato possono restituire il prestito in dieci anni, mentre chi ha un contratto a tempo determinato deve saldare il debito entro la fine del contratto di lavoro.

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