Cultura: Giancarlo De Cataldo al Presidio del libro Il Granaio/Libreria Dickens

Il 17 gennaio, nel Foyer del Teatro Fusco di Taranto, presenta ‘Quasi per caso’

Cultura, musica e spettacolo
Iv.
10.01.2020 23:23

Il Presidio del libro di Taranto Il Granaio/ Libreria Dickens, in collaborazione con il Comune di Taranto, presenta  Quasi per casoMondadori di Giancarlo De Cataldo. L’iniziativa è promossa dalla Regione Puglia- Assessorato all’Industria Turistica e Culturale in collaborazione con l'Associazione Presìdi del libro. L’incontro avrà luogo il giorno 17 gennaio 2020, presso il Foyer del Teatro Fusco, a Taranto,  alle ore 18:00. Dopo i saluti del Sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, Giulia Galli, Presidente dell’Associazione Il Granaio, e Fabiano Marti, Assessore alla Cultura , dialogheranno con l’autore. Ingresso libero.

Giancarlo De Cataldo (Taranto, 1956) è magistrato, drammaturgo, sceneggiatore. Ha scritto il bestsellerRomanzo criminale (2002), che gli è valso il prestigioso Premio Scerbanenco e numerosi altri romanzi, tra cui Suburra(2013) insieme a Carlo Bonini. Il suo ultimo romanzo è Alba nera (Rizzoli, 2019). È uno dei pochissimi italiani ad aver vinto il Prix du Polar Européen.

Quasi per caso: Torino, 1849. Reduce dalla disfatta di Novara, dove gli austriaci di Radetzky hanno stroncato il sogno di Carlo Alberto, il maggiore Emiliano Mercalli di Saint-Just torna a Torino per sposare la fidanzata Naide, una delle prime donne-medico d’Italia. Naide, però, è una patriota convinta, e mentre lui era sul campo di battaglia è corsa a Roma, dove Mazzini sta cambiando la Storia con il miracolo progressista della Repubblica Romana. Emiliano vorrebbe raggiungerla, e l’occasione gliela offre nientemeno che Cavour: bisogna trovare il giovane Aymone, compagno di bagordi di Vittorio Emanuele II, e riportarlo a Torino, dove lo aspetta un matrimonio di facciata voluto proprio dal neo-re. Purtroppo, Emiliano non fa in tempo ad arrivare che la situazione precipita. E mentre i francesi si preparano ad assaltare Roma, i reazionari pretendono a gran voce una condanna esemplare per il giovane venuto dal Piemonte a spargere sangue.

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