27 giugno 1987: Taranto-Lazio 1-0, spareggi Napoli

TARANTO
27.06.2020 11:58

27 giugno 1987 - 2.329 - Campionato di Serie B 1986/87 - Gara 1 - Spareggi per la permanenza in Serie B

TARANTO-LAZIO 1-0

RETE: 65' De Vitis.

TARANTO: Goletti, Biondo, Gridelli, Donatelli. Serra, Paolinelli, Paolucci (83' Russo), Picci, De Vitis (87' Romiti), L.Rocca, Dalla Costa. Panchina: Incontri, Conti, Di Maria. All. Veneranda.

LAZIO: Terraneo, Brunetti, Podavini (78' Piscedda), Acerbis, Gregucci, Camolese, Mandelli, Caso, Poli, Pin (71' Magnocavallo), Fiorini. Panchina: Ielpo, Filisetti, Esposito. All. Fascetti.

Arbitro: Lanese (Messina).

Ammoniti: Dalla Costa e Donatelli (T) per gioco falloso; Podavini (L) per proteste.

Note: pomeriggio afoso. Terreno in buone condizioni. Angoli 7-6 per il Taranto. Spettatori: 40.000 circa.

LA REPUBBLICA del 28 giugno 1987 "Ancora un gol di De Vitis. Il Taranto è quasi salvo". Una settimana per sperare ancora. Per il Taranto la salvezza è quasi sicura, la Lazio dovrà soffrire ancora. Altro capitolo della vicenda spareggi mercoledì prossimo a Napoli: si gioca Campobasso-Taranto. Quando ormai la partita sembrava avviata sulla strada dell'equilibrio, è arrivato, preciso, puntuale il gol di Antonio De Vitis: il 19esimo, per la precisione in questo campionato. La Lazio forse era stanca, accaldata, stava tirando un pochino il fiato rilassandosi pericolosamente davanti a Terraneo. Un paio di accelerate davanti alla difesa. Terraneo ha respinto con i piedi un tiro di Picci, ha replicato su un colpo di Dalla Costa. Su quello di De Vitis non ha potuto farci niente. Troppo preciso, violento, secco. La Lazio si è abbandonata a qualche attimo di sconforto. Una settimana fa aveva evitato la serie C, quasi per un miracolo: quel bellissimo, commovente, gol di Fiorini. Ora il rischio è diventato nuovamente grande. La gente se n'è andata dallo stadio tristissima, 18 mila tifosi laziali a testa bassa, contro 7 mila tarantini esultanti. I romani per venire a sostenere la loro squadra si erano sottoposti a sacrifici incredibili. Ore di fila sull'Autosole, un ingorgo infernale. Allo stadio la tensione si era poi scaricata, come al solito, in zuffe e scazzottate fuori il San Paolo. Contro un Taranto aggressivo, che nell'ultima parte del campionato ha viaggiato addirittura a ritmi da promozione, Fascetti ha mandato in campo una squadra forse un po' sbilanciata in avanti, pronta a cercare il gol. Forse proprio per uscire da questo terribile tunnel di paura. Vincere subito e non pensarci più. Ma è accaduto esattamente il contrario: il Taranto, lo si sapeva, non era certo da sottovalutare. In questo primo confronto diretto per la salvezza era, ed è, certamente favorito. E così Mandelli, Poli e Fiorini, hanno avuto qualche buona occasione soltanto nel primo tempo. Paolinelli e Serra, reggevano molto bene il centro della difesa. Poi una serie di lanci lunghi per sfruttare bene le buone capacità di De Vitis e Paolucci. E forse, se ci fosse stato Maiellaro, per la Lazio sarebbero stati guai anche più seri. Nel primo tempo, comunque, la Lazio è riuscita ad ottenere un certo predominio territoriale. Qualche buona occasione, certamente un po' di sfortuna. Al sesto ci ha provato Fiorini, con un sinistro parato da Goletti. Al 28esimo è stata la volta di Mandelli, che però nella fretta ha tirato addosso al portiere. Ancora qualche timore per il portiere del Taranto, ma in fin dei conti niente di trascendentale e di imparabile. Il Taranto ha badato più che altro a difendersi, a non scoprirsi troppo. Nei primi quarantacinque minuti da parte del Taranto soltanto un paio di punizioni. Una al primo minuto di gioco (Dalla Costa), la seconda alla fine, al 44esimo (De Vitis). Entrambe le volte comunque ci ha pensato Terraneo a bloccare i tiri. Nel secondo tempo il gioco si è addormentato fino al gol di De Vitis. I laziali hanno protestato per il fuorigioco dell'autore della rete, in posizione irregolare, forse, insieme a Paolinelli. Hanno perso qualche minuto per uscire da questo stato di incertezza. Poi si sono gettati all'attacco, rischiando sempre qualcosa in difesa (al 24esimo Paolucci e Rocca slalomeggiavano incredibilmente davanti a Terraneo). Ma tutto il Taranto si raccoglieva dietro. Al 27' un tiro di Brunetti è andato a stamparsi sul palo. E a due minuti dalla fine Fiorini ha avuto l'estrema occasione gol. Il portiere è uscito sui suoi piedi. Un attimo di indecisione, Lanese ha fischiato il fuorigioco.

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