SERIE D: "Il Girone H è il più difficile di tutti..."

I diciassette allenatori delle avversarie del Taranto commentano il girone e gli obiettivi

TARANTO
Alessio Petralla
12.08.2017 15:23

Francesco Farina, allenatore dell'ambizioso Cerignola

Il Taranto è capitato nell’ostico girone H. Un raggruppamento delicato e tostissimo come confermano, a Blunote, i diciassette tecnici delle compagini che lo compongono:

AVERSA NORMANNA (Alessandro Caruso): “A detta degli addetti ai lavori è il raggruppamento più duro. L’Aversa arriva dopo due stagioni in cui ha ottenuto la salvezza nel gruppo I. Quest’anno sarà più dura: ci sono quattro-cinque squadre pronte a fare il salto di categoria. L’obiettivo resta la salvezza: non abbiamo altre velleità. Poi se qualcosa di più dovesse arrivare ben venga in un girone come questo con formazioni fortissime come Taranto e Cerignola. Non metterei da parte il Nardò. Proveremo a dare fastidio a tutte”.

AZ PICERNO (Pasquale Arleo): “Si tratta di un girone abbastanza importante che dividerei in tre fasce: nel primo inserirei le big vale a dire Taranto, Potenza, Cerignola, Gravina e Cavese. Nella seconda le compagini che dovrebbero disputare un campionato tranquillo. Mentre nella terza quelle che non conosco visto che si sono mosse pochissimo sul mercato. L’obiettivo del Picerno? Beh provare a ottenere una bella salvezza, molto tranquilla, come fatto nella passata stagione”.

CAVESE: (DS Raffaele Sergio): “Il gruppo H è molto impegnativo visto che ci sono parecchie squadre attrezzate, su tutte Taranto, Cerignola e Potenza che le ritengo le più accreditate visto il mercato che hanno fatto. Per quanto riguarda la mia Cavese siamo, ancora, in una fase iniziale e stiamo cercando di riorganizzare la società. Cercheremo di essere competitivi per affrontare un campionato di medio alta classifica. Non vogliamo illudere nessuno: da dieci giorni stiamo facendo un discreto lavoro. Il tecnico è Leonardo Bitetto, persona seria e preparata. Un gran lavoratore capace di fare ottime cose con i giovani”.

CERIGNOLA (Francesco Farina): “Questo girone è una piccola serie C in cui sono presenti società importanti come Taranto, Turris, Cavese e Potenza. Un raggruppamento importante. In carriera ne ho fatti altri ma questo è il più difficile. Il Cerignola? Beh l’amichevole con il Monopoli non fa testo: è calcio d’agosto. Bisogna lavorare e migliorarsi giorno dopo giorno dando sempre il massimo. Il nostro obiettivo, vista la buonissima rosa, è quello di disputare un campionato di vertice. Vedremo se ci saranno compagini più brave di noi…”.

GRAGNANO (Rosario Campana): “Sono convinto che anche i miei colleghi avversari diranno che questo girone è una seconda Lega Pro. Ci sono alcune compagini attrezzate per fare un campionato d’alta classifica in serie C. Dobbiamo guardare gara dopo gara: sarà una grande impresa ma venderemo cara la pelle. La mia è una formazione molto giovane…”.

FRANCAVILLA IN SINNI (Ranko Lazic): “E’ senza dubbio un girone importante: molto più tosto rispetto a quello dell’anno scorso vista la presenza di corazzate come Taranto e Cerignola. Anche molte altre compagini non stanno a guardare: Nardò e Potenza hanno allestito ottimi organici e noi e l’Altamura siamo due buone squadre. Poi occhio al Gravina e alle campane. Cavese e Turris hanno un passato glorioso in serie B e C… Il nostro obiettivo? Innanzitutto la salvezza, poi cercare di non fare figuracce come nella passata stagione. La società ci ha ridato fiducia con quattro-cinque innesti e siamo chiamati a ripagarla sul campo”.

FRATTESE (Teore Grimaldi): “Questo girone H è molto competitivo, affascinante e entusiasmante. E’ composto da alcune pugliesi che hanno una grande storia. Un raggruppamento che rispetta le premesse della vigilia: sarà dura. Gli obiettivi? Siamo in leggero ritardo ma con il ds e la società ci stiamo riorganizzando in modo da cercare di raggiungere la salvezza. Vogliamo fare un bel campionato anche sotto l’aspetto della qualità del gioco”.

GRAVINA (Antonio De Leonardis): “E’ un girone, davvero, tosto e importante. Più serio rispetto i passati: per raggiungere l’obiettivo bisognerà dare il massimo. Cercheremo di fare un campionato importante ma senza presunzione. Capiremo la nostra forza partita dopo partita”.

MANFREDONIA (Walter Chiarella): “Si tratta di un girone difficilissimo: l’anno scorso siamo stati più fortunati visto che c’erano le laziali e le trasferte erano più tranquille. In Campania la vita sarà, sicuramente, più dura. La nostra situazione non è tra le più facili ma non ci perdiamo d’animo: l’obiettivo è una salvezza tranquilla. Nonostante le condizioni non proprio rosee si è creato un bel gruppo con cui si può lavorare serenamente. In casa le campane con formazioni così giovani possono dire la loro. Cerignola, Taranto e Potenza sono fortissime e puntano a vincere il campionato”.

MOLFETTA (Pino Lopolito): “Confermo quello che si dice in giro: è un girone tostissimo, particolare e difficile per tanti motivi: ci sono molte rose allestite per puntare alla vittoria diretta. Una sorta di vecchia C2. Siamo partiti da poco e qualche mese fa ci trovavamo in Promozione. Bisogna ringraziare il presidente Lanza che ha tanta voglia di dimostrare: lo ha fatto riportando in una categoria che conta una città importante. Siamo un cantiere aperto e ci stiamo circondando di gente volenterosa. La rosa è giovanissima ma con tanta voglia di fare: c’è da limare, ancora, qualcosa. Vogliamo essere in condizioni di poter rappresentare al meglio Molfetta”.

NARDO’ (Roberto Taurino): “Da sempre, quello H, è il girone più complicato anche per una questione ambientale. Inoltre, molte compagini si sono ben attrezzate. Cerignola, Taranto e Potenza sono fortissime. Non so le napoletane anche se sono convinto che la Cavese e l’Aversa diranno la loro essendo piazze importanti. L’obiettivo del Nardò è fare il massimo con un buon organico. Purtroppo siamo partiti tardi ma stiamo cercando di recuperare. La società e il ds sanno le mie richieste. Almeno sette-otto formazioni hanno un budget superiore al nostro ma ciò che m’interessa e il lavoro sodo in modo da dare fastidio a tutti. C’è voglia di misurarsi e si vuole arrivare quanto più in alto possibile”.

POMIGLIANO (Massimo Agovino): “Il nostro obiettivo è la salvezza: è stata la prima cosa che mi disse il presidente. La situazione qui è particolare: la squadra si è iscritta nelle ultime ore. Inoltre, non siamo stati fortunati nel capitare nel girone H che è tostissimo. Speravamo di giocare in quello I: forse c’erano maggiori possibilità di salvarsi con più tranquillità. E’ dura, dovremo sudare sette camicie”.

POTENZA (Nicola Ragno): “Il girone H è il più difficile d’Italia ma ci aspettavamo questo tipo di squadre. Mi destano curiosità le napoletane: sapevamo che una tra Cavese e Nocerina sarebbe capitata in questo girone. Entrambe sono molto forti. Vogliamo fare bene partendo da zero e con una società nova: esiste una buona intelaiatura. C’è chi ha investito più di noi come Taranto, Cerignola e Cavese”.

SAN SEVERO (Massimiliano Vadacca): “Quest’anno questo è il girone più difficile con cinque-sei squadre attrezzate per fare bene e le altre che non sono da meno come ad esempio noi e le campane. Sarà una stagione complicata per tutti in cui vincerà chi non mollerà nei momenti difficili che tutti avranno. L’obiettivo è quello di giocare ogni partita per fare bene e sempre con lo spirito vincente e con la giusta intensità. Togliamoci delle soddisfazioni per il bene di tutti”.

SARNESE (Valerio Gazzaneo): “E’ stata una sorta di scelta societaria quella di farci inserire nel girone H: volevamo misurarci con altri tipi di realtà. La mia è una squadra giovane che punta alla salvezza. Vogliamo lanciare qualche giovane in squadre importanti. Dodici-tredici calciatori della rosa vengono dalla Juniores nazionale di due tre anni fa che perse il tricolore. Il campionato è difficile vista la presenza di squadroni come Taranto, Potenza e Cerignola: sulla carta sono loro le candidate a vincere. Inoltre giocheremo sei derby: partite che rendono tutto più difficile”.

TEAM ALTAMURA (Luigi Panarelli): “Come tutti ben sanno il gruppo H è il più difficile: non lo reputo un girone di serie D per il blasone di alcune squadre e l’importanza di piazze e calciatori che lo compongono. Ora che non esiste più la C2 è a tutti gli effetti una quarta serie e a tratti è più difficile della Lega Pro. Per quanto riguarda l’Altamura siamo una realtà e una squadra molto seria che mancava dalla serie D da vent’anni. Il primo obiettivo è mantenere la categoria, poi l’appetito vien mangiando e tutto quello che di buono arriverà lo prenderemo con felicità. Siamo una matricola. Nel calcio non sempre si vince con i soldi o con i nomi. Ogni anno figurano due-tre sorprese e noi daremo il massimo dalla prima giornata fino alla fine. Non abbiamo, come altre, l’assillo di dover vincere…”.

TURRIS (Roberto Carannante): “L’obiettivo della Turris è cercare di salvarsi visto che siamo una squadra totalmente giovane con qualche over. Il girone H è molto difficile perché ci sono compagini importanti e blasonate come il Taranto e lo stesso Cerignola che ha fatto un mercato importante. Poi, occhio a Nardò, Potenza e Altamura. Campionato livellato verso l’alto”.

Massafra: Il presidente Rubino ha scelto il nuovo tecnico
Virtus Francavilla: È addio con Tarik Boschetti