Taranto: Mercati rionali, ambulanti tirano un primo sospiro di sollievo

‘Importante la ripresa. Grazie a sindaco Rinaldo Melucci, Amministrazione e assessore Gianni Cataldino

CRONACA
Iv.
28.05.2020 12:34


"Finalmente si lavora, abbiamo cominciato forse con il freno a mano, a causa un del tempo, ma la gente ha risposto positivamente; di questo dobbiamo ringraziare l’assessore Gianni Cataldino, il sindaco Rinaldo Melucci e l’Amministrazione comunale, che si sono attivati per farci tornare fra i banchi e fra la gente, sempre nel massimo rispetto della sicurezza sanitaria e del distanziamento sociale". Mercati rionali, si riparte. Mercoledì il “via” nei quartieri Talsano e Salinella, giovedì Paolo VI, venerdì ancora Salinella, sabato ai Tamburi. Gli ambulanti riprendono la loro attività. Secondo un calcolo approssimativo erano un 70% i commercianti che mercoledì scorso hanno ripreso la vendita. «Era ora, non ne potevamo più – dice Vincenzo Stasi, uno degli ambulanti più attivi e che fa da portavoce ai colleghi – agli inizi di marzo avevamo dovuto chiudere l’attività a causa dell’emergenza Covid-19; qualche collega ha fatto sentire la sua assenza, ma c’è una giustificazione: la merce; non sapendo quando avremmo riaperto a tempo pieno, non avevano a disposizione gli articoli da porre in vendita; sarà questione di giorni, poi torneremo al completo». I timori prima della ripartenza. «Abbiamo scongiurato la prosecuzione di un periodo di crisi; ora poco per volta riprenderemo i ritmi prima della chiusura; più di altri settori, abbiamo registrato momenti di paura: rispetto ad altri settori, non godiamo di misure di sostegno, così abbiamo dovuto stringere la cinghia e sperare che la situazione tornasse in qualche modo alla normalità». 

Regione e Comune «La Regione aveva dettato linee-guida per la riapertura dal 18 maggio, ma evidentemente non per tutti; a questo punto ci siamo rivolti all’Amministrazione comunale, trovando nell’assessore Cataldino un interlocutore che ha ascoltato e compreso quali fossero i problemi di una intera categoria; credo abbia fatto anche più di quanto gli spettasse: è venuto con noi a fare sopralluoghi sulle piazze per comprendere quali dovessero essere le misure da rispettare, le uniche che avrebbero potuto dare un’accelerata all’intero comparto; dunque, una ricognizione dei siti e indicazioni entro le quali avremmo dovuto agire: indossare guanti e mascherine, restare nei stalli assegnati e non allargare l’area di vendita, chiudere corsie e aprirne altre per consentire alla gente di osservare la merce nel rispetto del distanziamento sociale, da parte dei commercianti quanto da parte dei visitatori».

Sopralluoghi e problemi risolti «Solo stando sul posto, con gente che fa questo mestiere e amministratori attenti e solidali, che sanno ascoltarti, abbiamo trovato la soluzione: un primo sospiro di sollievo quando abbiamo avvertito netta la sensazione che l’Amministrazione comunale ci sarebbe venuta incontro, solo a condizioni che le norme – rigorose, sia chiaro – fossero state rispettate, per evitare di trovarci nelle stesse condizioni di settimane fa, una vera sciagura: se non apri non vendi, e se non vendi non metti in tasca “la giornata”; perché è per questo che lavoriamo nei mercati: portare a casa un seppur modesto guadagno che ci consenta di sostenere la famiglia».

Infine, l’affluenza «La gente ha risposto – conclude Vincenzo Stasi – ha dato l’impressione che volesse la ripartenza quanto se non più di noi; il tempo, forse, ha frenato i grandi numeri, ma dovevamo ripartire e far sapere alla gente che ci siamo, siamo tornati, finalmente».

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