Basket: Cus Jonico, Conversano miglior dirigente dell’anno

Il general manager rossoblu premiato nella serata che ha celebrato lo sport tarantino. ‘Grazie al Cus Jonico e ai miei collaboratori, sarà una gran bella stagione’

BASKET
Iv.
24.08.2019 21:46

Roberto Conversano durante la serata dedicata al Premio Atleta di Taranto

“Ricevere un premio al Castello Aragonese è il massimo dell’orgoglio”. Così Roberto Conversano dopo aver ricevuto il Premio Atleta di Taranto 2019. Il general manager del Cus Jonico Basket Taranto è stato premiato quale miglior dirigente nella decima edizione della manifestazione promossa come ogni anno da Roberto De Lorenzo, patrocinata dal Comando Marittimo Sud,dall'Amministrazione Comunale di Taranto e dalla Provincia di Taranto. Serata di stelle dello sport tarantino che si è tenuta anche quest’anno nella splendida cornice del Castello Aragonese di Taranto e presentata dai giornalisti Enrico Losito e Matteo Schinaia e l’atleta di arti marziali ionica Fabiola De Lorenzo. “Ricevere un premio è sempre bello – ha detto Conversano sul palco - riceverlo in una serata di eccellenze dello sport tarantino alla presenza di tante personalità tra cui il mio ammiraglio ed all'interno di una location per la quale lavoro tanto per la promozione mi inorgoglisce moltissimo”. Immancabili i ringraziamenti perché non si è nessuno senza nessuno al proprio fianco e da questo punto di vista la famiglia del Cus Jonico è qualcosa di speciale per Roberto Conversano: “Se ho raggiunto questo premio lo devo dividere con tutti i miei validissimi collaboratori e ringrazio il presidente Sergio Cosenza per la fiducia che mi concede”. La premiazione è coincisa con l’inizio della preparazione del Cus Jonico in vista del prossimo campionato di serie C Gold, impossibile quindi non strappare al dirigente responsabile rossoblu una battuta sulla stagione che verrà: “Questo anno ci siamo impegnati tutti al massimo, sia nella preparazione della squadra che della base societaria, abbiamo subito accolto i ragazzi con grande calore per farli sentire a casa e spronarli a dare il massimo. Vedo il coach molto contento di come sono arrivati fisicamente i ragazzi e della voglia di apprendere con sano agonismo che stanno dimostrando in questi primi giorni di fatica e i allenamento”.

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