Coronavirus: La FP CGIL scrive al direttore generale dell’ASL di Taranto

‘I lavoratori chiedono di sapere ma nessuna modalità di trasparenza o condivisione da parte dell’ASL’

Iv.
06.04.2020 17:00


C’è una emergenza nell’emergenza che attraversa ogni parallelo di questo paese, e mentre i nostri operatori sanitari provano a rispondervi c’è chi ancora pensa di poter agire in una modalità di assoluta mancanza di trasparenza o condivisione decisionale, non attivando nessun canale di partecipazione con i rappresentanti dei lavoratori. E’ quanto si denuncia in una lettera che la Funzione Pubblica CGIL ha voluto indirizzare alla direzione generale dell’ASL dopo aver subito le pressioni dei suoi tanti iscritti che sul fronte sanitario dopo la fatica vivono lo spaesamento di informazioni non sempre omogenee o lineari. Ci chiedono dei dispositivi individuali di protezione, ci chiedono delle procedure da seguire e perché le stesse non tengono in considerazione il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Non hanno informazioni dirette sulle forniture. Ci chiedono che ci sia finalmente una decisione chiara e univoca sui tamponi da effettuare a tutto il personale sanitario e quali sono i percorsi per evitare che all’interno delle stesse strutture si debba evitare di essere proprio loro i vettori di trasmissione del virus, così come chiedono una definizione del ruolo del triage nei vari presidi e dei tempi d’attesa – spiegano dalla Funzione Pubblica CGIL – ma a molte di queste domande è difficile dare risposte perché mentre altrove si è avviato un Protocollo di confronto tra rappresentanti dei lavoratori e ASL, qui tutto sembra invece ancora in alto mare. Nella nota la Funzione Pubblica fa anche riferimento alla carenza di dispositivi di protezione individuale nelle strutture oltre gli ospedali. Una garanzia che sembra mancare in tutto il territorio per il personale che svolge prestazioni indifferibili anche a domicilio o in condizioni di urgenza, come in Centri per la salute mentale, i Ser.T o le unità territoriali di riabilitazione. Il sindacato chiede anche informazioni sulla gestione della mobilità del personale, fattore assolutamente non trascurabile rispetto alla mappa che ormai siamo costretti a ricostruire ogni volta che si scopre un nuovo contagiato. In mancanza di un celere riscontro da parte della direzione generale dell’ASL di Taranto la Funzione Pubblica annuncia iniziative forti anche a livello legale.

Taranto: 5 giugno 1983, una delle partite più drammatiche
Taranto: Patrizio Mazza su depotenziamento attività assistenziale del Moscati