Punto D/H: Pochesci, 'Il pari di Andria fa respirare il Picerno...'

L'ex tecnico di Fondi e Ternana a Blunote: 'Battere il Taranto ti fa andare sulle prime pagine...'

TARANTO
Alessio Petralla
19.02.2019 17:46

Non ci voleva il pareggio di Andria per Sandro Pochesci, ex tecnico del Fondi, che continua a indicare il Taranto come favorito, anche se “partite come quella di domenica scorsa vanno vinte - spiega a Blunote -. Il pareggio di Andria permette al Picerno di respirare, in virtù delle prossime due gare agevoli. I campionati si vincono a marzo, ci siamo quasi. Altri passi falsi adesso possono far male. Comunque, se gli ionici non dovessero salire dalla porta principale, è bene classificarsi quanto più in alto possibile per tornare in serie C dalla finestra. Una piazza come Taranto non merita la D. Darà molto fastidio anche il Cerignola”.

D’AGOSTINO: “Lo conosco benissimo. Me lo sarei portato anche in B se non avesse avuto un rapporto conflittuale con il presidente. E’ stato un grosso rimpianto, ma ha voluto fare di testa sua. Tecnicamente è fortissimo. Lo presi al Fondi nel mese di novembre e realizzò 26 gol. In serie C, nonostante le differenze di livello, si destreggiava bene. A Taranto ha già segnato 14 gol confermando di poter spostare gli equilibri di una squadra”.

LA RINCORSA: “Quattro punti da recuperare non sono pochi, ma neanche tanti. Restano dieci partite e può succedere di tutto. Inoltre, il fattore trasferta per il Taranto conta relativamente visto il calore dei tifosi che si muovono ovunque”.

ZONA BASSA: “Per Pomigliano e Granata è praticamente finita. Il Nardò deve stare attenti, mentre Francavilla, Gravina e Gelbison hanno un buon vantaggio da gestire: gbastano tre-quattro vittorie in casa per arrivare a quarantuno punti ed evitare i play out”.

IL TARANTO: “Di questa squadra conosco Marsili e, ovviamente, D’agostino, calciatori che farebbero bene in qualsiasi categoria. Mentalmente il tecnico Panarelli sta dando tanto e saranno i dettagli a fare la differenza. È condannato a vincere sempre: perdere a Taranto non è come perdere a Picerno, avcverti le pressioni. Ecco perché vanno scelti calciatori forti anche mentalmente. La palla in riva allo Ionio brucia tanto”.

ASPETTO MENTALE: “Quando riesci a fare gol all’ultimo secondo è come una vittoria, anche se gli ionici sono andati ad Andria per vincere. Conosco benissimo la rivalità tra le due piazze e le difficoltà che presenta il campo dei biancoazzurri. La mia ultima vittoria, con il Fondi, fu proprio al “Degli Ulivi”: vincemmo 1-0, ma non meritavamo il successo. Il Picerno dovrà comunque compiere due passi falsi, ma a livello psicologico gli ionici hanno fatto un grossissimo passo avanti. Pareggiare all’ultimo secondo può essere determinante”.

LE PROSSIME GARE: “Taranto, Cerignola e Gravina faranno tutte risultato. Non credo che domenica ci saranno grossi scossoni, anche se nel calcio di facile non c’è niente. Dopo le prossime due sfide il Picerno se la dovrà vedere con la Gelbison in una sfida delicatissima. Contro il Taranto disputeranno tutte la partita della vita: battere i rossoblù ti permette di andare sulle prime pagine dei giornali, al contrario battere il Picerno è quasi normale. Quando affrontavo certe compagini mi esaltavo, eccomperché a Taranto serve gente d’esperienza. Avere grandi nomi conta tanto…”.

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