Acciaierie d’Italia: Battista e Corvace, ‘Soldi sporchi di sangue’

‘Azienda prova a comprare il favore dei cittadini con una sponsorizzazione‘

TARANTO
07.05.2021 21:14

Lo striscione di Acciaierie d'Italia allo Iacovone ci riporta indietro di 30 anni quando, nell'impianto della Salinella, campeggiavano le pubblicità dell'Ilva. Trent'anni in cui questa città ha decisamente cambiato opinione sul siderurgico, in cui si è continuato a morire a causa dell'inquinamento. Riteniamo davvero inaccettabile giocare con i sentimenti di una città innamorata della sua squadra di calcio così, dopo aver dovuto scegliere tra salute e lavoro, ora per i tarantini il bivio è un altro: calcio o salute. È intollerabile quanto successo oggi. Un'azienda che continua a marciare grazie a 14 decreti legge, che continua a inquinare, prova a comprare il favore dei cittadini con una sponsorizzazione. Per quanto i nostri cuori di tifosi desiderino vedere il Taranto calcio militare nelle categorie superiori, non permetteremo mai che questo accada grazie ai soldi sporchi del sangue dei nostri figli, delle nostre madri, dei nostri fratelli. Giunga forte e chiaro alla società del Taranto e alla dirigenza del siderurgico che quello striscione non è gradito alla stragrande maggioranza della tifoseria, che lo reputa un'offesa ai morti causati da quella fabbrica. Taranto e i tarantini meritano rispetto, quella fabbrica va chiusa per sempre. Auspichiamo che la nostra squadra abbia finalmente un presidente innamorato, almeno la metà di quanto lo siamo tutti noi, dei colori rossoblu, e che possa portare il Taranto a giocare sui campi che la tifoseria merita. (Consiglieri comunali Massimo Battista e Rita Corvace)

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