Coronavirus: Ance Taranto, ‘Paura inchioda, ma è sentimento che non possiamo permetterci’

CRONACA
Iv.
08.04.2020 13:03


Le paure inchiodano, ma è un sentimento che non possiamo permetterci. E’ quanto dichiara in una nota stampa che funge anche da accorato appello alle amministrazioni pubbliche locali, il presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori di Taranto, Paolo Campagna. L’Ance su base nazionale ha già lanciato il suo “Piano Marshall” per rimettere in moto il paese a partire dal rilancio degli investimenti in costruzioni ma il punto debole – dichiara Campagna – rischia di essere la macchina delle istituzioni territoriali, che malgrado le risorse annunciate ieri dal Governo, potrebbe trovarsi nell’impossibilità di mettere in atto i programmi di spesa indispensabili per il dopo pandemia. Un appello, quello del presidente di ANCE Taranto, che fa riferimento anche a un prima e un dopo. Si tratta di recuperare fiducia reciproca – spiega –  provando a venirsi incontro. Anche il tema della penuria del personale in fase di emergenza può essere risolto con quella integrazione di contributi e competenze, tra settori tecnici delle amministrazioni, rappresentanze delle imprese e degli ordini professionali, che tante volte ha consentito al territorio di ottenere risultati concreti. Si tratta, inoltre, di accelerare ciò che si può accelerare perché ogni cantiere riaperto in tempi brevi dopo la fase del blocco e del distanziamento sociale significherà rimettere in moto le imprese, i lavoratori e tutta una filiera, lunga ed articolata, ad oggi bloccata. Per questo Campagna lancia il suo segnale nei confronti della pubblica amministrazione. Tutti si sono concentrati sulla primo parte del comma 1 dell’art. 103 del decreto “Cura Italia” che sospende tutti i procedimenti amministrativi fino al 15 aprile – dice Campagna – ma nessuno ha letto con attenzione il periodo successivo in cui è lo stesso Stato a spronare le pubbliche amministrazioni ad “adottare ogni misura organizzativa idonea ad assicurare ragionevole durata e celere conclusione dei procedimenti”. Le amministrazioni pubbliche, insomma, utilizzino questo tempo di difficoltà per attrezzare al meglio i propri uffici e dare gli opportuni riferimenti operativi ai tecnici, come richiesto unitariamente dagli ordini professionali. Anche in modalità smart working, occorre in questa fase concentrare ogni sforzo e velocizzare i passaggi interni dei procedimenti, al fine di essere pronti al riavvio delle attività con gli esiti ed i provvedimenti per cittadini ed imprese. Ci sono pratiche ferme da anni – dice Paolo Campagna –  iter da completare e progettazioni da chiudere, gare d’appalto da indire, procedimenti edilizi da sbloccare e Conferenze di Servizi da tenersi in remoto con le quali assumere, senza indugi, le decisioni che ci dovranno servire per ripartire. Sappiamo che le amministrazioni locali in questa fase hanno un fronte aperto che è prioritario ed assorbe tutte le energie, quello sanitario e del sostegno alle comunità. E’ però necessario non fermarsi e continuare a far muovere, con le giuste soluzioni tecnologiche, quei processi e quelle dinamiche da cui dipenderà la nostra capacità di ripartire velocemente e con concretezza. Bisognerà anche cominciare a pensare alle giuste scelte, alle misure fino a ieri non considerate da adottare per sostenere le imprese e gli investimenti, semplificando procedimenti ed incentivando concretamente gli operatori attraverso la leva della fiscalità locale. Non siamo in ferie – dice ancora il presidente di ANCE Confindustria Taranto – siamo in una strana “guerra” che ci impone più responsabilità del previsto ed è per questo che mi appello a tutti i Sindaci del territorio e al presidente della Provincia, affinché elaborino al più presto con noi un Piano di interventi per il post emergenza che sarà l’unica vera possibilità di rilancio di parte della nostra economia.

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