Taranto: Vicenda CTP, sindacati sempre più allarmati ‘Non hanno un piano industriale’

CRONACA
Iv.
25.11.2019 17:17


Le segreterie aziendali FILT-CGIL, FIT–CISL, UILTRASPORTI e FAISA-CISAL esterrefatte dalle dichiarazioni dell’azienda CTP non possono che allarmarsi ancora di più sulla conduzione aziendale attuale. È improponibile e assurdo che il CTP di Taranto che, risponde a tutto il territorio ionico, non abbia tracciato le linee guida della vita futura aziendale e non si sia dotata di un piano industriale che miri al suo rilancio, ma navighi a vista e sopravviva ai momenti difficili e complicati. FILT-CGIL, FIT–CISL, UILTRASPORTI e FAISA-CISAL hanno chiesto ripetutamente un confronto per programmare e affrontare insieme la situazione attraverso riqualificazione e ricollocazione aziendale dei dipendenti in esubero al fine di salvaguardare i lavoratori e le loro famiglie, ma puntualmente ci è stato risposto che non si poteva affrontare la problematica complessiva se prima non si fosse risolta la questione Amat/CTP. A conferma che le questioni vengano affrontate a macchia di leopardo e non nella loro complessità e totalità, hanno gestito i lavoratori con contratto somministrato in maniera contrastante e unilaterale, in quanto, quattro manovali ed un operatore di magazzino vengono sostituiti da cinque operatori di esercizio che, “volontariamente” hanno accettato di declassare il proprio profilo, pur contravvenendo al regolamento avanzamento e promozioni che non prevede un passaggio da un’area operativa ad un'altra, mentre non si capisce perché non si è fatto analoga manifestazione di interesse per le altre figure interessate a ricollocazione, addirittura promuovendo chi occupava una postazione da par. 155 magicamente trasformata, con un salto pindarico a par. 193. Era obbligo aziendale individuare tra gli esuberi, così come previsto dalle norme vigenti, un lavoratore che avesse competenze e capacità professionali. Riteniamo discriminatorio tale atteggiamento aziendale che unilateralmente decida, senza averne contezza, che i suoi dipendenti non abbiano capacità e professionalità tali da poter ricoprire un ruolo parametro “193" la cui declaratoria prevede questo: “Lavoratori che, in possesso di adeguate competenze tecniche e/o amministrative svolgono, con autonomia operativa e in via continuativa, compiti di notevole contenuto professionale nell’ambito di direttive di massima”. Ricordiamo che il Regolamento avanzamento e promozioni interno e modalità di assunzione in un’azienda pubblica osservano le discipline stabilite da norme e leggi vigenti. Rimandiamo al mittente e siamo pronti a confrontarci concretamente sulla questione retribuzione. Rammentiamo a chi dovrebbe saperlo che le retribuzioni dei lavoratori  dell’azienda CTP sono ormai ferme da anni e l’ultimo aumento salariale  risale al rinnovo del CCNL di categoria del 2015. È squallido e inopportuno mettere a confronto le retribuzioni dei lavoratori di aziende ,diverse, ma è inutile girovagare per tutta l’Italia, ci basta guardare le retribuzioni dei lavoratori delle aziende che operano nel trasporto pubblico locale a Taranto, anche aziende private, e partiamo già svantaggiati. A questo punto ci viene da pensare che l’azienda forse si riferisse ad "alcuni" dipendentiL Inviteremo l’azienda a fornire documentazione dettagliata su tutti gli incarichi dati aziendalmente, poiché a noi ne risultano diverse, il motivo per cui non viene espletata la gara per l’assegnazione della consulenza del lavoro che vanta numerose proroghe di affidamento, e per il pieno rispetto delle norme vigenti di aggiornare il sito aziendale sulle nomine dei nuovi revisori dei conti e del collegio sindacale. Pertanto invitiamo gli enti interessati a vigilare ponendo attenzione ad una situazione che potrebbe esplodere.

Le Segreterie Aziendali  del CTP di  Taranto.

FILT – CGIL / FIT- CISL / UILTRASPORTI / FAISA – CISAL 

A. Morea / C. Cuscela / G. Fiorenza / A. Izzo  F. Zotti

Taranto: 5 giugno 1983, una delle partite più drammatiche
Il calcio in una foto