Picerno: Giacomarro, 'Non sarà un Taranto affamato quanto noi'

L'allenatore a Blunote: 'Solo noi possiamo perdere il campionato'

TARANTO
Alessio Petralla
16.04.2019 16:28

Un capolavoro quello del Picerno e del tecnico Domenico Giacomarro che in vista della sfida interna con il Taranto, a Blunote spiega qual è il segreto della sua squadra: “Sin dall’inizio della stagione ho applicato un 3-5-2 più offensivo che i ragazzi hanno assimilato da luglio. La mia è una rosa composta da gente che non ha mai vinto e che non ha giocato in categorie importanti e il fatto di ritrovarci sopra in classifica ci ha fatto prendere coraggio”.

CHIUDERE L’OPERA: “Mancano soltanto tre partite al termine del campionato e possiamo perdere solo noi la promozione. Servirà tanta voglia e determinazione per raggiungere l’obiettivo che non era stato preventivato, ma che è meritato”.

FORMAZIONE: “Per giovedì avrò tutti gli effettivi a disposizione”.

IL TARANTO: “Quando, purtroppo, si hanno problemi in avvio, visto l’immediato cambio d’allenatore, allora non è mai facile recuperare. E’ una piazza ambita da tutti, ma al tempo stesso difficile e esigente: avere tante critiche o magari contestazioni può penalizzare. Comunque, Taranto è solo di passaggio perché penso che attraverso il ripescaggio potrà risalire”.

LA GARA: “Il secondo posto è un risultato relativo che non dà diritto alla promozione. Sarà una partita giocata sull’intensità e sulla determinazione con il Taranto tagliato fuori dal discorso primato. Gli ionici non avranno fame, a differenza nostra che vogliamo chiudere i giochi. I tifosi tarantini non saranno tanti, anche nella sfida interna con il Granata erano pochi intimi. Giocheremo con motivazioni altissime a differenza loro”.

LE INSIDIE: “Per la matematica promozione manca un solo punto e vogliamo ottenerlo al più presto. Se non giocheremo con voglia e determinazione rischiamo una brutta figura visto che i calciatori del Taranto, rispetto ai miei, hanno grandi qualità tecniche”.

IL CAMPIONATO: “Il livello non è stato tanto scarso. E’ il campionato più difficile dalla serie A all’Eccellenza visto che sale soltanto una squadra e diverse società hanno fatto grossi investimenti. Anche a me negli anni passati è capitato di arrivare secondo o terzo chiudendo con grande rammarico. Vince chi sbaglia di meno”.

Si ringraziano:

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