Gragnano: Campana, 'L'arma in più del Taranto? La sua tifoseria'

Il tecnico a Blunote: 'Nessun club, in D, può vantare un tifo del genere. Vendetta per l'andata? Ho già dimenticato il pari di Picerno, figuriamoci quel match'

TARANTO
Alessio Petralla
19.01.2019 12:45

Anche quest’anno, con una squadra giovanissima ma ricca di atleti volenterosi, l’esperto Rosario Campana sta disputando un buonissimo campionato. Nel frattempo, con qualche problema di formazione, il team gialloblù si è preparato con serenità al match interno con il Taranto che l’allenatore, a Blunote, presenta così: “Abbiamo affrontato questa settimana come tutte le altre, anche se con qualche acciaccato di troppo. Avrei voluto preparare il match in maniera differente, faremo di necessità virtù”.

FORMAZIONE: “Gassama è un calciatore del Potenza, per quanto riguarda il resto deciderò domenica mattina. Cavaliere, La Monica, Amendola e Sorriso hanno effettuato un lavoro differenziato. Già siamo una squadra molto giovane, ma se questi dovessero mandare diventeremmo una compagine della categoria Allievi”.

IL TARANTO: “Era già forte in precedenza. Ha una società importante con un direttore e un presidente che non fanno mancare niente ai propri atleti. Se la giocherà fino alla fine per il primato”.

LE INSIDIE: “Oltre alla qualità dei calciatori ionici, la mia squadra, vista la giovanissima età media, potrebbe peccare d’inesperienza. Il motore portante dei rossoblù è il suo pubblico che permette aun calciatore già forte di diventare straordinario. Con tutto il rispetto per gli altri club, nessuna si avvicina al tifo rossoblù”.

LA GARA: “Non cambierò nulla del mio credo calcistico. Affronterò il Taranto, nonostante le defezioni, a testa altissima, anche perché per noi ogni partita è proibitiva. Peccato perché mi sarebbe piaciuto giocarmela con la rosa al completo. La differenza di valori, sulla carta, è enorme”.

VENDETTA: “All’andata perdemmo nel recupero grazie a un rocambolesco gol di Marsili. Per quanto mi riguarda non esiste nessuna vendetta: sono un uomo di calcio e so che ogni partita ha una storia a sè. Di quel match restano la buona prestazione e gli applausi. Ho già dimenticato la sfida di Picerno figuriamoci quella di Taranto. Inoltre, ci tengo a sottolineare che alla città dei Due Mari e alla sua gente sono molto affezionato”.

IL CAMPIONATO: “Il Girone H è il più difficile: quest’anno le percentuali tecnico, tattiche e ambientali sono salite del 30-40% con grandi dirigenze e tifoserie rivali, ma rispettose. Il Picerno non è in calo: è normale che certi passi falsi possano destare stupore. Non sono risultati negativi perché in questo girone nulla è scontato. Nella lotta in alta classifica possono recitare un ruolo importante Bitonto e Savoia. Ogni partita è difficilissima e il pubblico può far la differenza: nessuno ha quello di Taranto… Anche il Gravina ha fatto ottimi investimenti. Con due ko sprofondi mentre con tre risultati positivi ti ritrovi nei play off”.

Si ringraziano:

Taranto: Panarelli, 'A Gragnano abbiamo tutto da perdere'
Brindisi: Olivieri, ‘Trani osso duro, ma non possiamo fermarci’