Calciatori siciliani, ecco quelli che hanno lasciato il segno

Calcio Varie
13.01.2022 23:38

Ce ne sono alcuni che hanno scritto pagine di storia indelebili del calcio italiano, altri che si ricordano solamente i tifosi delle squadre in cui hanno giocato, ma in ogni caso c’è tanta Sicilia nel mondo del pallone italiano. Difficile lasciare il segno nella massima serie italiana, che è diventata un terreno ostico anche per pronostici e scommesse, come ben sanno tutti gli appassionati che abitualmente puntano su NetBet casino. Qualche atleta siciliano, però, si è messo più in evidenza rispetto agli altri: proviamo a scoprire alcuni dei nomi più famosi.

Un attacco da mille e una notte

Quando si pensa ai calciatori siciliani che hanno scritto pagine importanti di storia del calcio italiano, è impossibile non correre con la mente subito a Pietro Anastasi e a Salvatore Schillaci. Il primo ha siglato gol a grappoli sia in Nazionale che con la maglia della Juve, formando una delle coppie d’attacco più forti nella storia della Vecchia Signora insieme a Bettega. Tre scudetti negli anni Settanta, prima di approdare anche all’Inter. Il soprannome che gli venne dato dalla stampa e dai tifosi di “Pelè bianco”, spiega alla perfezione talento, coraggio e sfrontatezza di un attaccante unico nel panorama del calcio italiano di quell’epoca.

Chiaramente, tra i siciliani che più si sono messi in evidenza troviamo Totò Schillaci, il vero e proprio eroe delle notti magiche degli anni Novanta, al Mondiale che si disputò proprio in Italia. Risuona ancora oggi l’eco dei boati dei tifosi azzurri ai suoi gol che trascinarono l’Italia fino in semifinale, persa poi ai rigori con l’Argentina di Maradona.

Due portieri goleador

Chi ha mai detto che bisogna sempre guardare ai centravanti? I siciliani sanno sia parare che andare in gol. Stiamo facendo riferimento a Michelangelo Rampulla, che ha fatto per tanti anni il vice di Peruzzi alla Juventus con Marcello Lippi in panchina e Massimo Taibi, che ha scritto pagine di storia importanti con la maglia della Reggina. Tra l’altro, per chi non lo sapesse, quest’ultimo ha vestito anche la gloriosa maglia del Manchester United.

Qualità, corsa e dinamismo

Tre caratteristiche che non si trovano così facilmente in tanti giocatori. Ecco spiegato il motivo per cui diventa anche semplice ricordare tre calciatori siciliani che hanno brillato in Serie A nel corso degli anni Novanta-Duemila. Stiamo parlando di Antonino Asta, Gaetano Vasari e Salvatore Aronica.

Aronica, centrale mancino che è nato a Palermo, è diventato un vero e proprio baluardo della Reggina che ha scritto pagine di storia incredibili: impossibile dimenticare la maglia con lo sponsor Gicos che campeggiava in grande. Importante anche l’apporto di Aronica con la maglia del Napoli, diventando un punto di riferimento anche con Mazzarri in panchina. Salvatore si è avvicinato al calcio con le giovanili del Trapani, per poi entrare a far parte del settore giovanile della Juve e diventare “grande” al Crotone.

Tra gli altri calciatori siciliani che hanno avuto un impatto importante nella massima serie italiana troviamo sicuramente Antonino Asta, che è nato in quel di Alcamo, in provincia di Trapani. Asta riuscì ad arrivare fino in Nazionale, dove a suon di prestazioni eccellenti con il Torino, riuscì a convincere persino Trapattoni. Un vero e proprio motorino inesauribile a centrocampo: non ci mise poi molto il “Trap” a convocarlo per l’amichevole, che si disputava praticamente a ridosso del Mondiale del 2002 in Corea, giocata a Catania.

Vasari, infatti, è diventato un punto di riferimento con la maglia del Cagliari, dove il tecnico Ventura gli ha trovato la collocazione perfetta in campo. A suon di prestazioni è arrivato ad un passo dal vestire la maglia azzurra nella stagione 1998-99, dove in campionato scese in campo per ben 33 volte e siglò tre reti. 

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